Sono dèmoni della natura, chiamati anche Silèni, di solito accompagnatori di Dioniso (Bacco).
Venivano raffigurati in varie sembianze: a volte la parte bassa del corpo era quella di un cavallo
e quella alta quella di un uomo;
a volte la parte bassa era quella di un caprone, e lo stesso volto, sia pure con fattezze vagamente umane,
aveva in testa due corna. In entrambi i casi erano dotati di una lunga coda e di un membro virile spropositato, evidentemente simbolo della fecondità della natura che essi rappresentavano.
Li si immaginava beatamente danzanti nelle campagne e perennemente ubriachi,
al seguito di quell'altro avvinazzato di Bacco, mentre inseguivano le Ninfe,
vittime più o meno riluttanti delle loro bramosie sessuali.
Venivano raffigurati in varie sembianze: a volte la parte bassa del corpo era quella di un cavallo
e quella alta quella di un uomo;
a volte la parte bassa era quella di un caprone, e lo stesso volto, sia pure con fattezze vagamente umane,
aveva in testa due corna. In entrambi i casi erano dotati di una lunga coda e di un membro virile spropositato, evidentemente simbolo della fecondità della natura che essi rappresentavano.
Li si immaginava beatamente danzanti nelle campagne e perennemente ubriachi,
al seguito di quell'altro avvinazzato di Bacco, mentre inseguivano le Ninfe,
vittime più o meno riluttanti delle loro bramosie sessuali.
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