Tutti hanno un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare.

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My Spirit of Fairy


Carezze di fiati sulle guance, petali di rosa sulle mie labbra...
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giovedì 18 settembre 2008

Wucca - Gatti

Il Credo delle Streghe

Ascoltate ora le parole delle streghe,

i segreti che nella notte abbiamo nascosto,

quando lì era il sentiero del destino,

che ora ci porta nella luce al nostro posto.

Misteriosa acqua e misterioso fuoco,

la terra e l’aria in direzioni infinite,

che conosciamo nella loro segreta natura,

da essi bramiamo e prendiamo coraggio e quiete.

Il passare dell’inverno e della primavera,

la nascita e la rinascita di tutta la natura,

noi lo condividiamo con la vita universale,

gioiamo nel magico anello senza paura.



Quattro volte all'anno il grande sabb

ritorna, e le streghe sono viste allora

alla Vigilia di Maggio e all’antico Halloween,

danzando a Lammas e alla Candelora.

Quando giorno e notte sono uguali,

quando il sole è più alto e più basso all’orizzonte,

i quattro Sabba Minori sono celebrati

e di nuovo le streghe si ritrovano contente.

Tredici lune d’argento in un anno

per tredici volte alla Congrega si fa ritorno,

tredici volte all’Esbat siate felici,

per ciascun anno fiorente e un giorno.

Il potere era passato attraverso le ere,

ogni volta attraverso la donna e l’uomo tramandato,

ogni secolo all’altro secolo,

prima che il tempo fosse cominciato.

Quando il magico circolo è disegnato,

dalla spada o dall’athamè di potere,

la sua area tra due mondi giace

nella terra delle ombre per quelle ore.

Questo mondo non ha leggi che tu conosca,

e il mondo dell’Oltre nulla dirà,

i più antichi tra gli dei sono là invocati,

la Grande Opera magica si compirà.

Due sono le magiche colonne,

che alle porte del tempio sono erette,

e due i poteri della natura,

le forme e le forze divine e perfette.

Il buio e la luce in successione,

gli opposti ciascuno all’altro senza tormento,

svelati come un Dio e una Dea,

di questo i nostri avi facevano insegnamento.

Di notte è il selvaggio corridore del vento,

il Dio con le Corna, delle ombre signore,

di giorno Egli è il Re dei boschi,

delle verdi radure l’abitatore.

Lei è giovane o vecchia come le piace,

naviga nella sua barca le nuvole squarciate,

la splendente argentea signora della notte,

la vecchia rugosa che intesse nell’oscurità parole incantate.

Il Signore e la Signora della magia,

nel profondo della mente sembrano dimorare,

immortali e sempre rinnovati,

con il potere di liberare o legare.

Allora brindate con il buon vino degli antichi Dei,

e danzate e fate l’amore con la loro benedizione,

finché la bella terra di Elphane possa accoglierci,

in pace alla fine delle nostre ore.

E fai ciò che vuoi sia la sfida,

così nell’amore che non danneggia nessuno sia compiuto ogni atto,

perché questo è l’unico comandamento,

per la magia degli Antichi, così sia fatto!

Di otto parole la Regola delle Streghe per noi

se non danneggia nessuno fa ciò che vuoi!




Un Gatto in casa e' una gioia, una carezza nei momenti di sconforto, una giornaliera scoperta di un comportamento incomprensibile ed assurdo......un Gatto e' un mistero....il tuo Gatto e' il tuo mistero personale.

I gatti sono curiosi e complessi, addomesticati ma selvaggi, riservati, premurosi, affettuosi o lunatici. Ci appaiono misteriosi ed eleganti, giocherelloni e teneri, dolci micini o feroci cacciatori, compagni dell'uomo da millenni , spesso ispiratori di opere e di stile di vita, ma sempre fieri della propria indipendenza: sono creature superiori, meravigliose, eccezionali, specialmente i nostri.


Nei tempi passati, sorsero in alcuni paesi europei superstizioni di ogni genere relative ai gatti. Nel medioevo questi animali erano associati a ogni sorta di malefici e diavolerie, considerati indivisibili compagni di streghe e fattucchiere, sempre implicati in tutto ciò che sapeva di magia. I gatti neri, che erano ritenuti apportatori di sventura, venivano acciuffati e arsi vivi, talvolta unitamente a coloro che erano ritenuti sospetti di stregoneria. Ancor oggi, è radicata in molti la credenza secondo il cui vedersi attraversare la strada da un gatto nero costituisce segno di cattivo presagio.

Con la sola eccezione del Sud America, della Germania, e degli U.S.A., la figura del gatto nero viene paragonata, nel resto del mondo, come araldo di malasorte e presagio del lato oscuro della realtà.

L'Irlanda è una vera e propria miniera di miti e leggende sui gatti neri dandogli il ruolo di aiutante di taumaturghi, esempio eccellente Muezza, il gatto di Maometto, di cui parleremo nel prossimo capitolo.

I gatti celtici del mito irlandese sono semplici miniature del demone che avanza, venuti a distruggere il mondo umano ed ad oscurare la marea con il sangue del sacrificio.

Contrariamente alla precedente apocalittica visione c'era un tempo in cui i gatti erano venerati in Europa, prima della caccia alle streghe del Medioevo.

Il gatto nero, portatore di magia era rappresentante delle tenebre; ma grazie alla pelliccia che poteva anche assumere il bagliore luminoso del chiaro di luna poteva contare su una duplice identità. Inoltre il nero era un sottoprodotto del fuoco, che per gli antichi era una realtà positiva.Tutti questi aspetti erano, e sono ancora oggi, presenti nel gatto nero e sulle leggende che ne derivano.

Un grande legame esoterico dal punto di vista della mitologia e della religione ha sempre caratterizzato il rapporto tra uomo e gatto. Probabile è il fatto che il gatto prima di essere addomesticato sia stato adorato, infatti nell'antico Egitto era venerata una divinità femminile chiamata Bastet, avente corpo di donna e testa di gatto, simbolo della vita della fecondità e della maturità. In India invece troviamo la dea Sasti, una divinità felina simbolo di fertilità e maternità.

Nell' antico Egitto il gatto era ritenuto animale sacro e divino, infatti, alla loro morte venivano imbalsamati e sepolti con ogni onore. Attraverso l' Egitto il gatto giunse nei paesi arabi dove però l' animale eletto era il cavallo, ben presto però anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina.

Un animale così leggendario deve conoscere verità che noi non saremo mai in grado di percepire, infatti, un detto africano dice che "Quello che ignori è più saggio di te"

Il periodo medievale non è stato buio solo per l' uomo ma anche per il gatto, nella mentalità popolare erano infatti considerati animali demoniaci, in quanto tali subirono infatti torture e sevizie



Un' antica leggenda di origine Polacca narra di una gatta che, disperata per la fine che avrebbero presto fatto i propri cuccioli, gettati al fiume dal proprio padrone, stava manifestando tutto il suo struggente dolore con pietosi e strazianti miagolii.

I Salici, presenti sulla sponda del fiume, impietositi dalla scena atroce, tesero i loro rami verso il fiume per permettere ai gattini di aggrapparsi, così facendo li salvarono dalla triste fine.

Da allora, ogni primavera i Salici non fioriscono ma, in ricordo di quanto accaduto, si ricoprono di una morbida infiorescenza lanuginosa e di colore bianco, simile al pelo dei gattini, tali infiorescenze vengono chiamate proprio "gattini".



1 commento:

Anonimo ha detto...

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Le mie passioni -Gothic Fairy Vampire-


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